E’ stato siglato lunedì 29 novembre nella sede della Provincia di Modena il nuovo Piano provinciale di emergenza di protezione civile per il rischio idraulico approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale. Hanno partecipato all’incontro, rappresentanti di Regione, Comuni, Prefettura, Vigili del fuoco, Forestale, 118, Agenzia interregionale del fiume Po, Consorzi di bonifica e delle aziende di servizio Hera, Aimag e Sorgea.
Come ha illustrato Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente, il piano “tiene conto anche delle esperienze maturate sul campo in questi ultimi anni, migliorando le procedure e rendendo ancora più efficaci gli interventi. Più sicurezza, quindi, per far fronte a una emergenza, quella relativa ai fiumi, purtroppo sempre più frequente in questi ultimi anni”.
Nel Piano sono definite, tra l’altro, le procedure di comunicazione tra gli enti, relative all’approssimarsi di situazioni di potenziale rischio idraulico, le modalità di diffusione degli avvisi di criticità, delle allerta di protezione civile e la gestione delle fasi di monitoraggio, sorveglianza, prevenzione del rischio ed emergenza.
Intanto si è svolta positivamente, sabato 27 novembre, la doppia esercitazione dei volontari al Centro unificato di protezione civile a Marzaglia e al laghi Curiel di Campogalliano che ha coinvolto 120 volontari a conclusione dei corsi di base e per capisquadra organizzati dalla Provincia con il coordinamento della Consulta provinciale del volontariato di protezione civile.
I volontari si sono “allenati” a utilizzare motopompe, allestire generatori e torri faro, realizzare barriere di protezione con sacchetti di sabbia e attrezzi antipiena come se ci si trovasse di fronte ad una vera e propria emergenza fiumi.
Con il programma di formazione dei volontari, promosso dalla Provincia con il coordinamento della Consulta provinciale del volontariato di protezione civile, sono già stati realizzati corsi di vigilanza idraulica, contro il rischio idrogeologico, antincendio boschivo e sismico.