Riqualificare i centri storici e sostegno delle piccole imprese commerciali: questi i principali obiettivi del nuovo Piano Operativo per gli Insediamenti Commerciali presentato al consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 6 ottobre 2010. Obiettivi del tutto condivisibili ma che la Giunta si da con grave ritardo.
In questi anni, infatti, nella nostra Provincia abbiamo visto di tutto tranne che provvedimenti a favore dei centri storici, ormai del tutto trascurati tranne che per i piani di limitazione del traffico che penalizzano sempre di più imprese e negozi senza, però, contribuire in maniera significativa ad abbattere i livelli di smog nelle nostre città.
Plaudiamo al cambio di rotta intrapreso dalla Giunta, ma ormai le buone intenzioni non bastano più, servono risposte concrete. E’ sufficiente girare i comuni della nostra provincia per capire come, in questi anni, si sia dato sostegno esclusivamente alla grande distribuzione a scapito dei piccoli commercianti, che per Modena, come per tutto il Nord Italia, rappresentavano una forza da valorizzare, anziché penalizzare.
Decisivo sarà il ruolo della Provincia nel creare davvero una concertazione tra i Comuni che possa portare a raggiungere gli obiettivi prefissati; non è, infatti, oggi il momento di dividersi tra opposte tifoserie, ma di prendere atto del fallimento di una certa politica, tutta sbilanciata a favore della grossa distribuzione, e riscoprire il ruolo del piccolo commerciante, da sostenere e valorizzare in tutte le sue forme.
Ma questa rivoluzione copernicana rispetto al passato riuscirà e sarà davvero credibile solamente se la Giunta Provinciale non solo saprà con sincerità riconoscere il fallimento delle politiche passate, ma altresì affrontare davvero la questione del sostegno dei piccoli commercianti, senza auspicare chissà quali soluzioni magiche dalle gestioni sovra comunali presenti sul territorio e, in particolare, dalle Unione dei Comuni.
Il puntare tutto su questi Enti pone tutto il piano operativo del commercio provinciale a rischio fallimento totale, come fallimentare è stata, appunto, la gestione di molte Unioni dei Comuni nella nostra provincia.
Basta, infatti, pensare come temi essenziali e strettamente collegati al commercio, quali ad esempio la pianificazione urbanistica, non sia quasi mai stata affrontata a livello di Unione, anzi dove questo è stato fatto i singoli Comuni se ne sono pentiti amaramente e, sciogliendo le rispettive convenzioni, hanno pensato di riorganizzare in proprio la pianificazione del territorio.
Per questo le intenzioni della Giunta, seppur lodevoli, paiono destinate a rimanere tali, senza poter davvero influire sulla situazione dei piccoli commercianti della nostra provincia, i quali, hanno bisogno di tutto tranne che di essere, per l’ennesima, lasciti soli di fronte ai grossi monopoli.