Poltrone d’oro a Modena

Travalicati i limiti e superato il decoro.
Denis Zavatti, Capogruppo Lega Nord.
[n. 2 - febbraio 2011 - Dal Consiglio]

La cosiddetta questione morale è in primo luogo identificabile con l’uso scorretto e improprio del denaro pubblico. Perché il denaro pubblico, non dimentichiamolo mai, non è di un ente astratto e impersonale, ma è il denaro dei cittadini. E i cittadini hanno il diritto di non vederlo sprecato o peggio utilizzato per interessi che non siano quelli della collettività.

All’interno della categoria della mala gestione dei soldi dei cittadini si inserisce a tutti gli effetti la questione delle poltrone d’oro, che sta interessando in questi giorni Modena e la sua provincia. Il moltiplicare i posti remunerati in consigli di amministrazioni di enti, fondazioni o quant’altro al fine di garantire a politici trombati o in scadenza di mandato uno stipendio è un vero e proprio scandalo. Magari la questione non si configura in reato, penalmente perseguibile, ma sicuramente in peccato. Ovvero investe la sfera della morale e dell’etica che dovrebbe essere sempre la guida nei comportamenti concreti dei nostri amministratori.

La crisi economica ha fatto perdere migliaia di posti di lavoro anche nella nostra provincia. I diritti dei lavoratori sono sottoposti ogni giorno di più ad attacchi. Di fronte a questa situazione sociale non è più sostenibile l’indecoroso spettacolo di funzionari di partito o politici spesso di basso livello e con competenze tutt’altro che riconosciute che vengono piazzati su comode poltrone, dotati di lauti stipendi, per fare poco o nulla.

Con questa presa di posizione ferma la Lega Nord non vuole fare del moralismo o peggio dell’inutile retorica. Si sa che purtroppo la politica ha sempre avuto un occhio di riguardo per se stessa. Tuttavia a Modena è diventata una questione di senso della misura. Si sono travalicati i limiti e si è superato il decoro. Questi posti da sottopolitica sono diventati troppi e il costo per i cittadini è troppo alto, e spesso neanche giustificato da una effettiva competenza delle persone che usufruiscono di queste posizioni di privilegio.

«Diamoci una calmata – dice Riad Ghelfi, segretario provinciale della Lega Nord – con che faccia la politica può dialogare con la società civile e il mondo del lavoro? E poi ci lamentiamo che i lavoratori si sentano sempre più sfruttati e che una percentuale non trascurabile dei cittadini ritenga che evadere le tasse non sia sbagliato. Ma se i soldi vengono utilizzati in questo modo, la politica ha delle oggettive difficoltà a richiedere sacrifici ai cittadini»

Notiamo del resto con soddisfazione che il PD si è reso conto di aver esagerato ed ora, per bocca dei suoi dirigenti, ha intenzione di porre un freno a questa deriva. Auspichiamo che non siano solo parole, ma che a questa succedano interventi concreti. Riduzione degli enti e dei posti inutili e limiti agli stipendi; queste devono essere le linee di intervento. Affiancate da un controllo sulle competenze delle persone cui vengono affidati incarichi. Lo chiedono i cittadini e ne ha bisogno la politica, per conservare quel briciolo di credibilità che ancora le resta.

Pubblicato: 04 Febbraio 2011Ultima modifica: 26 Maggio 2022