A metà 2010, e ad oltre un anno dall’inizio del nuovo mandato amministrativo, la Provincia si è distinta soprattutto per il suo immobilismo. L’Amministrazione guidata, almeno sulla carta, dal Presidente Sabattini è come la bella addormentata nel bosco: immobile. In molte e importanti occasioni la Giunta è addirittura apparsa subalterna al Comune di Modena e sembra né sapere né volere utilizzare il proprio importante ruolo di programmazione. Un esempio recente: gli Stati Generali del Comune di Modena. Un evento che, teoricamente, dovrebbe segnare una svolta per la politica modenese in campo economico, sociale, urbanistico. La Provincia, per diritto e per competenza, dovrebbe essere un attore protagonista nel dibattito e soprattutto nelle scelte e nei progetti per la Modena del futuro, invece fino ad ora Sabattini è rimasto solo a guardare e ha giocato un ruolo assolutamente subalterno anche rispetto al non campione di efficienza, sindaco PD e suo compagno di partito, Giorgio Pighi.
Negli ultimi mesi la debolezza della Provincia si è dimostrata in più ambiti e occasioni come nella vicenda della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, intenzionata a vendere una importante partecipazione in Unicredit, e per i casi urbanistici del campo Cesana e dell’area peep di via Cannizzaro, in cui le osservazioni della Provincia, fondate sulla programmazione del PTCP, sono state completamente ignorate dal Comune di Modena.
Anche per il trasporto pubblico l’Amministrazione provinciale risulta una sbiadita comparsa senza forza ed incapace di far valere proposte ed opinioni proprie. Paradossalmente è intervenuta solo per difendere il pesante passivo nel bilancio di ATCM, determinato in massima parte dalle scelte politiche (sbagliate) del Comune di Modena.
La Provincia dovrebbe svolgere un ruolo di programmazione anche in ambito fieristico, ma non ha mai fatto sentire la propria voce, neppure quando una importante manifestazione come Country Life ha deciso di trasferirsi da Modena a Verona.
La grande occasione di riscatto per Sabattini sarà il Pal, il Piano Attuativo Locale, ovvero la programmazione sanitaria per il prossimo decennio. Anche in questo caso la Provincia si è finora dimostrata attiva solo sulla carta, ma non nei fatti. La Giunta china la testa e fa da megafono, supinamente, a decisioni già prese in altre sedi, incurante delle carenze e delle inefficienze nel sistema sanitario di tutto il territorio.
Anche per le grandi infrastrutture siamo ancora all’anno zero e comprimari sulle scelte. L’esempio più eclatante è la Cispadana, il cui tracciato è stato deciso dalla Regione senza tener conto delle legittime richieste di cittadini e comitati.
Sull’approvazione al Cipe del tracciato della Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo il Presidente Sabattini è invece arrivato tardi e male. Nel precedente mandato amministrativo, quando Sabattini governava la Provincia e Prodi il Governo italiano, i compagni PD non sono riusciti a portare a casa nulla. C’è voluto il governo Berlusconi per dare concretezza ad un’opera che Sabattini prometteva addirittura dai tempi in cui era Vicepresidente della Regione, più di dieci anni fa, e della quale non ha più parlato per anni. Oggi Sabattini e compagni spacciano come propri meriti quei risultati irraggiungibili senza il Governo di centrodestra.
Infine ci domandiamo come questa maggioranza potrà rimediare ai propri errori sul progetto di riqualificazione dell’area ex Sipe di Spilamberto. In tutti questi anni la sinistra ha voluto fare e decidere tutto, respingendo le nostre proposte e blindando il progetto come fosse cosa propria. Ora che nascono i problemi, Sabattini chiede collaborazione all’opposizione. Nell’interesse del territorio e dell’economia locale siamo disponibili a discutere per raggiungere l’obiettivo finale, solo però nel contesto di un confronto aperto e trasparente per progetti condivisi, non sottoscrivendo decisioni sbagliate e portate avanti con arroganza da troppo tempo.