I modenesi si sono attestati sopra quota 700 mila, già superata a inizio anno. Ma nei primi sei mesi del 2011 la crescita demografica, dovuta soprattutto all’immigrazione straniera, è rallentata. Il dato della popolazione complessiva al 1 luglio è di 702.531 persone con un aumento rispetto a un anno fa dello 0,7 per cento (più 5.220) ma solo dello 0,2 per cento rispetto al 1 gennaio (più 1.619). E nel secondo trimestre, tra aprile e giugno, l’incremento è stato solo di circa 500 persone.
L’analisi è dell’Osservatorio statistico della Provincia di Modena, sulla base di un’elaborazione dei dati delle anagrafi comunali, che indica nell’aumento della popolazione straniera la principale componente della crescita demografica. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, gli stranieri sono cresciuti di 2.335 persone (più 2,6 per cento da inizio anno) e oggi sono 91.681 rappresentando il 13,1 per cento della popolazione complessiva. Nel 2010 la quota di stranieri era del 12,3 per cento.
«Gli effetti della crisi economica, in ambito produttivo e occupazionale, non arrestano l’incremento demografico» spiegano i responsabili dell’Osservatorio sottolineando, però, il forte rallentamento avvenuto nei primi mesi dell’anno per effetto «di una ripresa ancora insufficiente, che deprime l’occupazione e attenua in parte anche la consistenza dei flussi migratori in ingresso». Tra le cause del rallentamento anche l’esaurirsi dell’effetto “regolarizzazione” degli stranieri che ha caratterizzato lo scorso biennio.
La crescita maggiore è concentrata nelle città, ma non in modo omogeneo: Modena, per esempio, aumenta di 939 persone nell’ultimo anno ma quasi niente (solo 70 unità) nei primi sei mesi del 2011; a differenza di Carpi che cresce complessivamente di 929 persone, 472 delle quali negli ultimi sei mesi. Stessa situazione a Vignola (più 395 in un anno, 173 da inizio 2011) o a Formigine (più 417 in un anno, 125 negli ultimi sei mesi), mentre a Castelfranco il 2011 è caratterizzato dal segno negativo: in un anno la città è cresciuta di 466 abitanti ma nei primi sei mesi si registra un calo di 86 unità. In calo, anche se con un rallentamento rispetto al trend negativo degli ultimi anni, anche il dato di Sassuolo (meno 51 persone in un anno, con un recupero di 18 nei primi sei mesi del 2011) così come tutta la montagna a esclusione di Pavullo che segna un più 159 in un anno.