Rifiuti speciali

Ogni anno prodotti due milioni di tonnellate di speciali.
Non pericolosi, gestiti in regime di libero mercato.
[n. 5 - maggio 2011]

I rifiuti speciali di origine industriale e commerciale (circa due milioni di tonnellate prodotti all’anno da utenze non domestiche), in buona parte vengono recuperati da imprese specializzate, tra cui le oltre 200 aziende di riciclaggio presenti nel modenese, una quota può essere avviata al termovalorizzatore e una parte va smaltita in discarica. La quota che sarà smaltita nei prossimi anni nel termovalorizzatore non viene specificata nel Piano provinciale per la gestione dei rifiuti perché stabilita nelle autorizzazioni della Provincia (finora solo 45 mila tonnellate all’anno).

I maggiori quantitativi di rifiuti speciali sono prodotti in gran parte dall’industria dei minerali non metalliferi (categoria in cui rientrano le attività ceramiche), dalla depurazione delle acque di scarico, dalle costruzioni, dal settore commerciale e dei servizi e dalla sanità.

Non sono pericolosi e spesso meno impattanti dei rifiuti urbani indifferenziati: solo una quota del quattro per cento è considerata pericolosa e viene smaltita secondo apposite procedure.

La legge stabilisce che la gestione dei rifiuti speciali si svolge in regime di libero mercato (non è previsto il principio di autosufficienza provinciale come per gli urbani), tuttavia i Piani provinciali devono assicurare lo smaltimento e il recupero in luoghi prossimi a quelli di produzione al fine di ridurre le esigenze di trasporto e l’impatto sull’ambiente.  

Pubblicato: 04 Maggio 2011Ultima modifica: 26 Maggio 2022