Sanità e terremoto

Cosa aspetta la Conferenza territoriale sociale e sanitaria a verificare le previsioni del PAL?
Fabio Vicenzi, capogruppo UDC.
[n. 6 - dicembre 2012 - Dal Consiglio]

Chi vi scrive, ha sempre tentato di approcciare il tema della programmazione della sanità nella nostra provincia con estremo realismo, con spirito responsabile e costruttivo. Pur non rinnegando tutte le convinzioni del passato circa glie errori commessi dai precedenti PAL, a cominciare dal duopolio Policlinico-Baggiovara che ha prosciugato le risorse senza portare grossi benefici alla cittadinanza, avevo, circa un anno fa, in occasione della sua approvazione, ritenuto giusto ed opportuno puntualizzare alcuni aspetti del nuovo PAL, non rinunciando, quindi, come forza di opposizione responsabile, a dare un contributo concreto e migliorativo delle proposte in campo.

Con un ordine del giorno presentato in consiglio provinciale avevo chiesto a tutte le forze politiche di comprendere innanzitutto il contesto socio-economico in cui questo nuovo PAL veniva approvato; un contesto di risorse pubbliche in calo che imponeva la necessità di verificare, aggiornare e mettere mano alle scelte contenute nel PAL in tempi brevi. L’ordine del giorno, votato a maggioranza dal consiglio provinciale (anche da parte del PD), chiedeva a coloro che approvavano il nuovo Piano Attuativo Locale (quindi anche al Presidente della Provincia quale copresidente della CTSS) uno specifico impegno di verifica entro la fine del 2012.

Ebbene, nonostante gli impegni assunti, addirittura innanzi al consiglio provinciale, oggi nessuno più parla della necessità di verificare ed aggiornare le scelte del PAL e ciò sebbene il contesto generale della nostra provincia non solo non è migliorato sotto il profilo della crisi economica (anche di risorse pubbliche), ma al contrario ha trovato un peggioramento sostanziale in conseguenza degli eventi sismici dello scorso maggio che hanno messo in seria difficoltà l’erogazione dei servizi sanitari nell’area nord (un esempio su tutti, l’ospedale di Finale oggi ben lontano dalle previsioni del PAL).

Sollecitato sul punto grazie ad una interpellanza presentata dal sottoscritto sull’ospedale di Mirandola, non ho però avuto alcuna risposta dall’assessore e vice presidente Galli, il quale si è limitato ad affrontare i punti strettamente legati al nosocomio mirandolese, senza tuttavia affrontare l’argomento verifica, che rappresenta il vero tema politico di fondo; un fatto a mio modo di vedere gravissimo che anche la maggioranza (che ha condiviso e votato il mio ordine del giorno) dovrebbe denunciare.

Speriamo che ora, a primarie del PD finite, si ritorni ad affrontare i temi che interessano la gente.

Pubblicato: 27 Dicembre 2012Ultima modifica: 12 Luglio 2022