Altro elemento chiave della proposta di Pal è la forte integrazione di tipo clinico e gestionale fra ospedali e territorio e tra Azienda Usl e Policlinico, con l’obiettivo di razionalizzare le risorse. Si prevede la creazione di dipartimenti misti interaziendali, a partire dall’emergenza-urgenza, l’individuazione di percorsi clinico-assistenziali integrati ospedale-territorio e lo sviluppo di programmi provinciali affidati a un unico responsabile che coordina le attività ospedaliere e territoriali. L’integrazione tra le due aziende prevede anche la creazione di un presidio unico provinciale, cioè un coordinamento delle direzioni sanitarie degli ospedali della provincia, inclusi Policlinico e Sassuolo spa.
Gli ospedali, caratterizzati sempre più come luoghi dove curare i pazienti acuti, avranno una mission più definita. Riorganizzati per intensità di cura – superando quindi l’attuale strutturazione per reparti – saranno classificati in ospedali di riferimento provinciale (hub), d’area e di prossimità. In coerenza con lo sviluppo delle modalità di erogazione dell’assistenza e con l’evoluzione della domanda, diminuisce il numero di posti letto chirurgici, a fronte di un maggior utilizzo di forme assistenziali come la day surgery e la chirurgia ambulatoriale, mentre aumentano i letti di lungodegenza e riabilitazione.
La collaborazione con l’Università sarà potenziata grazie alla creazione di un coordinamento provinciale, prevedendo percorsi di formazione integrati e percorsi formativi per la crescita di figure dirigenziali e manageriali. L’ospedale di Baggiovara diventa il secondo polo d’integrazione tra Servizio sanitario e Università.
Per quanto riguarda infine gli investimenti, le priorità vengono individuate nell’adeguamento alle prescrizioni in tema di impianti e sicurezza, lo sviluppo di forme associative territoriali e case della salute, la ristrutturazione-manutenzione di aree ospedaliere, il miglioramento della logistica attraverso la creazione di un magazzino unico provinciale, il completamento della modernizzazione tecnologica, il potenziamento delle tecnologie di telemedicina e demotica e delle tecnologie che riducono la mobilità fisica delle persone. Con riferimento all’ospedale di Carpi – la più importante priorità a livello ospedaliero – si dovrà valutare il progetto di adeguamento della struttura esistente (circa 40 milioni di euro) o la costruzione di una nuova struttura, dal costo stimato in circa 100 milioni.
Tra gli elementi di novità, a sottolineare la forte volontà di dare piena e concreta attuazione a quanto previsto nel nuovo Pal, è prevista l’istituzione di un Osservatorio provinciale della programmazione per il monitoraggio e la rendicontazione periodica dei risultati alle direzioni delle due Aziende e alla Conferenza territoriale. Permetterà di conoscere in tempi rapidi le eventuali criticità esistenti e di porre in essere le eventuali integrazioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi iniziali.