Sei nuove aree ecologiche in pianura

Boschi antichi e ex cave ora zone per birdwatching.
[n. 7 - luglio 2011]

Sei nuove aree protette sono state istituite dalla Provincia: di queste tre sono nell’area nord a Camposanto, Concordia e Medolla. Il Consiglio provinciale, infatti,  ha dichiarato “aree di riequilibrio ecologico” il bosco della Saliceta a Camposanto, l’Oasi Val di Sole a Concordia e l’area S.Matteo a Medolla entrambe ricavate da ex cave; a queste si aggiungono il bosco di Marzaglia a Modena, il Fontanile di Montale nel comune di Castelnuovo Rangone e l’oasi del Torrazzuolo a Nonantola.

Le sei nuove aree protette hanno una superficie complessiva di oltre 200 ettari: tra queste ex cave rinaturalizzate e diventate zone umide dove è possibile ammirare diverse specie di uccelli, ma anche parti degli antichi boschi che ricoprivano la pianura modenese e quasi del tutto scomparsi. Con queste nuove zone la superficie protetta del territorio modenese sale all’11 per cento.

Il provvedimento è stato approvato nella seduta di mercoledì 15 giugno con il voto favorevole del Pd e l’astensione di Pdl e Lega nord. Le aree di riequilibrio ecologico sono zone in corso di rinaturalizzazione, situate in pianura in zone fortemente antropizzate o dove erano presenti attività estrattive, allo scopo di ripristinare, conservare e valorizzare i sistemi naturali e la loro biodiversità. Sono istituite dalla Provincia in base alla legge regionale e vengono gestite direttamente dai Comuni.

Come ha sottolineato Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente,  «aumenta il patrimonio protetto modenese, un obiettivo fissato dalla programmazione territoriale della Provincia per migliorare la qualità ambientale del nostro territorio. Su queste prime sei aree i Comuni avevano già individuato diverse forme di tutela per valorizzare le specificità naturalistiche. Ora, pur non aumentando i vincoli esistenti, diamo a queste zone una valenza regionale, un riconoscimento che, tra l’altro, apre la possibilità di accedere a fonti di finanziamento riservate».

Nel corso del dibattito in Consiglio, Serena Bergamini (Pd) ha sottolineato l’importanza di un provvedimento che «concretizza quanto stabilito nella pianificazione provinciale e comunale».

Oltre alle sei nuove aree protette, nel modenese sono presenti il Parco del Frignano e quello dei Sassi di Roccamalatina, tre riserve naturali (Sassoguidano a Pavullo, Salse di Nirano a Fiorano e Cassa di espansione del Secchia) oltre ai siti della Rete Natura 2000 di interesse europeo.

Tutte le informazioni sulle opportunità per gli escursionisti e su come visitare le aree protette modenesi sono disponibili nella pubblicazione della Provincia di Modena “Cuore verde”.

Pubblicato: 08 Luglio 2011Ultima modifica: 09 Giugno 2022