«Chiederemo che con il fondo per la ricostruzione siano finanziati anche i danni a strutture, abitazioni dell’agricoltore e dei dipendenti, stalle, fienili, ricoveri per il bestiame e per le macchine agricole». Lo ha affermato Giandomenico Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura, durante il Consiglio, nella parte della relazione sulle conseguenze del sisma sul settore agricolo dedicata alle opportunità di finanziamento.
Oltre al fondo generale alimentato da due miliardi e mezzo in tre anni, ci sono i 100 milioni previsti nel Programma regionale di sviluppo rurale con un contributo specifico destinato al recupero di attrezzature, impianti e scorte. Potranno usufruire dei fondi le imprese agricole e le imprese del settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti come caseifici, cantine, cooperative ortofrutticole situati nell’area del sisma.
«E’ previsto un bando unico a livello regionale – ha precisato Tomei – che dovrebbe aprire in autunno. Si potrà ottenere un contributo fino a un massimo di due milioni di euro sui lavori di ripristino effettuati già a partire dalla prima scossa del 20 maggio. Purtroppo questa linea di finanziamento non copre i danni ai prodotti agricoli come le forme di parmigiano reggiano o l’aceto balsamico per i quali finora non è prevista alcuna copertura con il rischio di mettere in ginocchio intere filiere».
Dalle stime dei danni, infatti, risulta che al netto delle vendite delle forme danneggiate e dei contributi di solidarietà, il danno ammonta a quasi 90 milioni di euro.
«Un emendamento al decreto sulla ricostruzione – ha sottolineato Tomei – tuttora in discussione prevede risorse pari a 65 milioni proprio per far fronte ai danni delle produzioni Igp, come l’aceto, e Dop, come il parmigiano reggiano. Ci auguriamo che questa modifica rimanga nel testo definitivo possibilmente con un incremento delle risorse previste».
Un altro emendamento prevede risorse anche per i danni ai Consorzi di bonifica.
Previsti anche un accesso al credito agevolato e deroghe sugli obblighi a favore delle imprese colpite che avevano ottenuto i contributi del Piano rurale.