Proseguirà anche nel 2012 il progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica” che si propone di assistere le imprese modenesi nell’applicazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso l’elaborazione di indicazioni semplici e concrete e la condivisione di buone prassi aziendali. Il protocollo che dà vita al progetto è stato infatti rinnovato nella mattinata di martedì 6 dicembre, con una nuova sottoscrizione di tutti i partecipanti: Provincia e il Comune di Modena, Inail, Azienda Usl, Direzione provinciale del lavoro (Dpl), Università di Modena e Reggio Emilia, Lapam, Cna, Confindustria, Confindustria ceramiche, ConfapiPmi, Legacoop, Confcooperative, Confesercenti, Collegio dei geometri e Ordine degli ingegneri, associazione dei geometri liberi professionisti ai quali si è aggiunta la Prefettura di Modena. Nel pomeriggio alla Camera di commercio di Modena, si è svolto un seminario per fare il punto sui risultati del primo anno di applicazione e sulle prospettive per il 2012.
L’obiettivo finale – spiega Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro e Formazione – è mettere in campo tutti gli strumenti utili perché gli infortuni sul lavoro, già in calo, continuino a diminuire. Per questo è opportuno sostenere in ogni modo, anche con la semplificazione e la formazione, le aziende nell’applicare le regole per tutelare la sicurezza dei lavoratori. E il buon risultato del primo anno di applicazione del protocollo, con circa 150 piccole e medie aziende intervenute ai workshop – conclude l’assessore – documenta che stiamo dando risposta a un bisogno reale delle imprese».
«Il Comune di Modena dedica da sempre al tema della sicurezza sul lavoro una particolare attenzione – aggiunge Antonino Marino, assessore alla Sicurezza e qualità della città del Comune di Modena – nella consapevolezza che un problema così complesso vada affrontato mettendo in campo competenze diverse. Il Comune per contrastare il fenomeno degli infortuni sviluppa sinergie e modalità operative integrate e innovative di prevenzione e contrasto. Tra queste va ricordata l’esperienza dei controlli integrato dei cantieri edili privati, svolti dalla Polizia municipale insieme con altri enti deputati».