Duecento anni di storia, ma anche il racconto delle storie, delle vite e dei progetti dei giovani che sono stati ospiti dell’istituto San Filippo Neri di Modena, nato nel 1810 per iniziativa di alcuni modenesi con la missione di promuovere la cultura spirituale e professionale degli adolescenti.
Sono questi i contenuti del volume “State buoni… se potete. Educazione, lavoro e assistenza” che ripercorre, attraverso le carte d’archivio, i duecento anni di storia
«Duecento anni di storia sono un traguardo straordinario – commenta il presidente del San Filippo Neri Maurizio Castignetti – per un percorso arduo, impegnativo ma lungimirante per quello che è stato fatto per i ragazzi e le loro famiglie ma anche per la società modenese».
«Accogliendo ragazzi provenienti da aree disagiate e fornendo loro significative attività formative ed educative – sottolinea il presidente della Provincia Emilio Sabattini – ha svolto e continua a svolgere un importante ruolo sociale».
In realtà le origini dell’Istituto si possono far risalire al 1549, quando il Cardinal Morone fondò l’Orfanatrofio di San Bernardino, affidandone le cure ai Signori della Confraternita di S. Bernardino con lo scopo di ricoverare orfani poveri. Verso la fine del secolo XVI viene affidato ad amministratori di nomina dei Conservatori della Città; l’orfanatrofio vive di elemosine, riceve lasciti di terre e di case e divide eredità con altri Enti.
Nel 1810 per opera del negoziante Francesco Ferrari e di alcuni altri generosi modenesi nasce la Congregazione di S.Filippo Neri, con la missione di promuovere la cultura spirituale e professionale dei giovani adolescenti.
Nel 1817 il Duca Francesco IV annette la Congregazione di San Filippo Neri all’Orfanatrofio di S. Bernardino. Il fabbricato dell’ex convento delle Orsoline in Via S. Orsola diventa sede dell’Istituto.
Dedicato non solo all’assistenza degli orfani ma all’istruzione e alla formazione lavorativa, l’Istituto dal 1865 passa alle dipendenze della Provincia di Modena.
L’Istituto San Filippo Neri risulta di fondamentale importanza non solo per gli orfani ospitati, ma per l’intera città grazie anche al fatto che adibisce vari locali presenti nella struttura a laboratorio. Risultano infatti attivi quello di falegnameria, di fabbro, di fonderia e tornitura, di sartoria e calzoleria, di legatoria e di verniciatura: da qui escono gran parte di quegli artigiani ed operai specializzati che hanno dato lustro al comparto artigianale e industriale di Modena.
Nel 1966 l’istituto è stato uno dei primi in Italia ad attivare “gruppi famiglia” per bambini che frequentano le elementari e, nel 1971, è nato il collegio misto, con la predisposizione di un reparto femminile. Dal 2008 il San Filippo, che nel corso della sua storia ha ospitato circa seimila giovani, è divenuto Fondazione continuando l’opera di ospitalità, rivolta oggi anche agli studenti universitari, e le attività educative e formative per i ragazzi e le famiglie.