Tirocini e apprendistato

Nel 2010 hanno ripreso a crescere i contratti di avviamento.
Necessarie nuove regole per incentivare l’inserimento al lavoro.
[n. 10 - novembre 2011]

Nel 2010, nella provincia di Modena, hanno ricominciato a crescere i contratti di avviamento al lavoro come l’apprendistato e il tirocinio. Lo scorso anno, termine al quale si riferiscono i dati più recenti, sono stati attivati infatti 2.636 contratti di tirocinio, contro i 2.034 del 2009, e 5.018 contratti di apprendistato (600 in più rispetto ai 4.418 del 2009). Ancora però non si sono completamente recuperati i numeri del 2008, prima che si manifestasse la crisi: se infatti il numero dei contratti di tirocinio attivati nel 2010 è superiore (2.636 a fronte dei 2.457 del 2008), l’apprendistato presenta ancora risultati nettamente inferiori rispetto ai 7.946 contratti del 2008.

Sia l’apprendistato che il tirocinio sono attivati prevalentemente nella fascia d’età dai 15 ai 34 anni. Tra gli apprendisti si trovano in maggioranza i maschi, sono 2.967 rispetto alle 2.051 donne, mentre nei tirocini uomini e donne sono in sostanziale parità. Per quanto riguarda i settori di attività, i tirocinanti sono impiegati soprattutto nel settore della meccanica e, a seguire, commercio e pubblica amministrazione. Anche per l’apprendistato prevale la meccanica seguita da edilizia, commercio, servizi alle imprese e turismo.

Circa tre tirocinanti su dieci hanno proseguito il lavoro nella stessa azienda con un diverso contratto: il 6 per cento a tempo indeterminato, il 41 per cento a tempo determinato, il 23 con apprendistato e il 13 per cento con contratto di somministrazione. Il 41 per cento ha invece avuto un nuovo contratto di tirocinio. Tra gli apprendisti, 1.636 (su 5.018) hanno ottenuto la trasformazione in contratto a tempo indeterminato con un netto miglioramento rispetto ai dati del 2008 quando erano stati trasformati 1.288 contratti su quasi ottomila.

Sono questi alcuni dei dati esaminati nel convegno “Apprendistato e tirocini: nuove opportunità per imprese, pubblica amministrazione e professionisti” tenuto mercoledì 9 novembre all’auditorium della Fondazione Marco Biagi di Modena. L’incontro, promosso dalla Fondazione Marco Biagi in collaborazione con Ifoa e con il patrocinio della Provincia di Modena e della Consigliera di parità provinciale, si è concentrato sull’analisi dei cambiamenti nel sistema della formazione professionale introdotti con il testo unico sull’apprendistato del 2011.

Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione, nel suo intervento ha sottolineato come «l’apprendistato e il tirocinio possono essere inseriti tra gli strumenti che contribuiscono ad aumentare la capacità di inserimento nel mercato del lavoro e a contrastare in particolare la disoccupazione giovanile. Per questo il sistema territoriale ha il dovere, oggi più che mai, di investire in queste tipologie di contratto che possono garantire sia la formazione che la necessaria copertura contributiva di chi entra nel mondo del lavoro».

Partendo dal presupposto che gli enti locali non hanno potere legislativo in questo ambito, l’assessore Ori ha però osservato che si possono trovare i mezzi per promuovere e incentivare l’apprendistato come contratto unico di inserimento nel mercato del lavoro, disincentivando nello stesso tempo altre forme contrattuali come il contratto a chiamata o le collaborazioni coordinate e continuative che spesso sostituiscono le assunzioni a tempo indeterminato. «Stiamo quindi proponendo alla Regione – ha annunciato Ori – un percorso per reinterpretare la legge 138/2011 che limita l’uso dei tirocini per arrivare invece a pensare a questo tipo di contratto, che è fondamentale strumento di raccordo tra università e mondo del lavoro, come strumento di inserimento lavorativo».

La Regione Emilia Romagna, dunque interverrà nella regolamentazione dei tirocini non curriculari e per l’inserimento e reinserimento lavorativo in favore di disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità, e inoccupati. In attesa della nuova normativa regionale i servizi provinciali per il lavoro promuovono tirocini in favore di neo diplomati e neo laureati entro i 12 mesi dal conseguimento del titolo di studio, disabili e soggetti svantaggiati.

Pubblicato: 13 Novembre 2011Ultima modifica: 10 Giugno 2022