Una alternativa all’inceneritore

Anziché importare rifiuti, importiamo nuovi metodi di smaltimento.
Gruppo consigliare Lega Nord.
[n. 5 - maggio 2011 - Dal Consiglio]

I programmi della sinistra che amministra Modena prevedono per il futuro prossimo un potenziamento dell’inceneritore, con la riattivazione della terza linea e la realizzazione della quarta. Per la Lega Nord non solo l’inceneritore non deve essere potenziato, ma si dovrebbe giungere alla sua totale chiusura. Le due posizioni sono assolutamente divergenti e inconciliabili. Da una parte la Lega Nord pone al centro dell’attenzione la salute dei cittadini, che è strettamente connessa al modo di gestire l’ambiente e quindi anche ai metodi di smaltimento dei rifiuti. Dall’altra invece il PD sempre più spesso fa discendere le sue decisioni da considerazioni di natura strettamente economica. E l’inceneritore, non tutti lo sanno, è un immenso affare.

L’amministrazione sostiene che il metodo di smaltimento dei rifiuti tramite l’inceneritore non ha nessun impatto ambientale, non diffonde nell’aria residui tossici e quindi non rappresenta un pericolo per la salute dei modenesi. Tuttavia esistono studi effettuati da validi ricercatori che sostengono l’esatto contrario. L’inceneritore rilascerebbe nell’aria grosse quantità di polveri sottili altamente tossiche che possono avere effetti potenzialmente gravissimi sulla salute umana. C’è chi, forte di analisi e ricerche, ha deciso di allontanarsi dalla città per andare a vivere in ambienti più sani.

La sinistra ribatte che altri ricercatori non ritengono giustificato l’allarme. Sta di fatto che tra queste opposte visioni del problema un solo dato è certo: gli stratosferici guadagni che Hera, la quale, occorre ricordarlo, è una società a scopo di lucro, incamera grazie all’inceneritore. Più l’inceneritore brucia, più Hera guadagna, e più guadagnano anche gli enti locali che di Hera detengono parte delle azioni. E questa logica ha portato a far sì che a Modena arrivino rifiuti da molte parti d’Italia per alimentare l’incontenibile voracità dell’inceneritore e di chi sull’inceneritore guadagna fior di soldoni.

Ma per la Lega Nord la logica del profitto non deve governare le azioni della politica e non può stare alla base della buona amministrazione. Nel dubbio, gli argomenti che sostengono il deleterio impatto sulla salute dovrebbero far inclinare chi detiene le leve di comando dei nostri Enti Locali ad un atteggiamento di sana prudenza. In considerazione anche del fatto che bruciare i rifiuti sta diventando un metodo anacronistico, ormai superato da nuovi sistemi che garantiscono un impatto ambientale realmente privo di rischi.

In Veneto, a Treviso, sono già in funzione impianti di smaltimento che, oltre ad avere il pregio di costare infinitamente meno, riescono a trasformare i rifiuti in sostanze utili che vengono immesse nuovamente nel circuito produttivo.

Per la Lega Nord anziché importare rifiuti per alimentare l’inceneritore e soddisfare l’ansia di guadagno di qualcuno, Modena dovrebbe importare i nuovi metodi di smaltimento.

Pubblicato: 09 Maggio 2011Ultima modifica: 09 Giugno 2022