Verso il nuovo Pal

Conclusa la prima fase del percorso verso il nuovo Piano attuativo locale (Pal), il principale strumento di programmazione dei servizi sanitari.
[n. 1 - agosto 2010]

Quattordici incontri con gli operatori della sanità e con i cittadini in tutti i distretti; confronti con i sindacati, l’Ordine dei Medici, la Facoltà di Medicina dell’Università di Modena  e Reggio Emilia, i farmacisti, la sanità privata e tutte le espressioni organizzate del mondo sanitario. Si è conclusa la prima fase del percorso verso il nuovo Piano Attuativo Locale (Pal), il principale strumento di programmazione dei servizi sanitari avviato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia di Modena. L’ultimo appuntamento, che si è tenuto nei giorni scorsi presso la sala del Consiglio provinciale a Modena, ha visto protagoniste le associazioni del volontariato di ambito sanitario.

«In vista della definizione di quello che sarà il ‘piano regolatore della salute’ – spiegano i due presidenti della Conferenza, Emilio Sabattini e Giorgio Pighi – abbiamo voluto presentare agli operatori della sanità e alla cittadinanza lo stato attuale dei servizi presenti sul territorio provinciale, perché riteniamo che da qui si debba partire per impostare le scelte future, in modo trasparente e partecipato. Il bilancio di questi incontri è estremamente positivo – spiegano i due presidenti – perché abbiamo potuto constatare la grande passione con cui gli operatori svolgono il loro lavoro. Abbiamo raccolto proposte, suggerimenti, stimoli e anche segnalazioni relative a situazioni di criticità, e questo ci aiuta a comprendere meglio quali sono gli ambiti sui quali prioritariamente si dovrà intervenire. A cominciare dalla medicina di territorio, sulla quale bisognerà investire risorse maggiori rispetto al passato, per poter meglio rispondere alle esigenze dei cittadini».

Nel corso degli incontri che si sono svolti in tutti i Distretti socio-sanitari della provincia, i presidenti della Conferenza hanno ribadito «la volontà di difendere il sistema universalistico pubblico della sanità e il modello provinciale a rete », spiegando che «sarà necessaria un’evoluzione del sistema. Gli ospedali – precisano Pighi e Sabattini – devono diventare sempre più i luoghi dove curare i casi più gravi e complessi, trovando soluzioni alternative per rispondere alle esigenze più comuni. E questo vale, soprattutto, per le strutture di Pronto Soccorso molte delle quali, come ci hanno segnalato gli operatori, sono gravate dal ricorso improprio di pazienti che potrebbero e dovrebbero trovare altrove la risposta al loro problema». Il tema dell’appropriatezza – aggiungono Pighi e Sabattini – «riguarda inoltre l’accesso alle prestazioni specialistiche, altro ambito sul quale ci sono criticità legate ai tempi di attesa, nonostante il consistente aumento di risorse messo in campo negli ultimi anni».

Sempre per quanto riguarda gli ospedali, i presidenti della Conferenza Territoriale hanno segnalato, nel corso degli incontri con gli operatori e i cittadini, «la necessità di completare i processi di integrazione, a partire dal Policlinico e Baggiovara, con l’obiettivo di recuperare risorse da destinare alla rete».

Dopo una stagione caratterizzata da consistenti investimenti in nuove strutture – nel 2005 sono stati inaugurati gli ospedali di Sassuolo e Baggiovara – i presidenti della Conferenza territoriale sociale e sanitaria hanno precisato inoltre che «per quanto riguarda i futuri investimenti sulla rete ospedaliera, alla Regione Emilia Romagna, alla quale compete l’erogazione dei finanziamenti, verrà segnalata l’esigenza di trovare una soluzione per ovviare alle carenze strutturali del Ramazzini di Carpi.  Nell’ambito di un sistema strutturato a rete, ci si deve sempre più abituare a pensare all’area vasta come territorio di riferimento – spiegano Sabattini e Pighi – e le sinergie già esistenti tra l’ospedale di Carpi e quello di Mirandola dovranno guidare le scelte future, anche in caso di realizzazione di una nuova struttura».

Il percorso verso la definizione del nuovo Piano Attuativo Locale proseguirà dopo l’estate, quando verrà convocata l’Assemblea di indirizzo, nel corso della quale saranno approfonditi e valutati tutti i suggerimenti e le proposte relativi alla riorganizzazione della rete sanitaria. Proposte e suggerimenti che possono essere inviati al sito www.pal.provincia.modena.it dove sono già consultabili oltre trenta contributi di operatori e cittadini.

Pubblicato: 03 Agosto 2010Ultima modifica: 12 Luglio 2022