Tre ergastoli e risarcimenti per enti locali modenesi e Anpi per oltre 300 mila euro. E’ questa la sentenza del processo per la strage nazista di Monchio, Costrignano e Susano emessa nella serata di mercoledì 6 luglio dal Tribunale militare di Verona.
Le condanne all’ergastolo sono per Helmut Odenwald, 91 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea, Ferdinand Osterhaus, 93 anni, all’epoca sottotenente, e per il caporale Alfred Lühmann, 86 anni.
Nella strage di Monchio, Costrignano e Susano, compiuta il 18 marzo del 1944, i nazisti della divisione “Herman Goehring” uccisero 140 cittadini.
Sono state accolte quindi le richieste dei pubblici ministeri Luca Sergio e Bruno Bruni. Previsti anche 100 mila euro di risarcimento alla Provincia di Modena e 200 mila euro al Comune di Palagano, più altri 10 mila euro all’Anpi di Modena.
Alle fasi conclusive del processo hanno partecipato il presidente del Consiglio provinciale di Modena Demos Malavasi, in aula a Verona insieme ai rappresentanti delle parti civili tra le quali, oltre alla Provincia di Modena, anche l’Anpi, il Comune di Palagano, la Regione Emilia Romagna e i familiari delle vittime.
«Esprimiamo grande soddisfazione per questa sentenza – afferma Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena – finalmente dopo 67 anni le vittime e i loro famigliari hanno avuto giustizia», mentre Malavasi sottolinea che «non ci ha mai animato uno spirito di vendetta ma unicamente la richiesta di verità e di giustizia per le 140 vittime inermi, per la strage più crudele avvenuta in provincia di Modena. Il processo, con le sue 52 udienze – aggiunge Malavasi – ha permesso di ricostruire il quadro storico e individuare le responsabilità sulla base delle indagini condotte e delle ricerche storiche. Ma sono state le testimonianze dei famigliari, nella loro drammaticità, a dare il senso e il significato profondo al processo».
Malavasi ribadisce, inoltre, la richiesta per il riconoscimento da parte dello Stato della medaglia d’oro al valor civile al Comune di Palagano e la volontà della Provincia di assumere l’impegno di valorizzare e promuovere il ricordo della strage nell’ambito del percorso della memoria insieme al museo della Repubblica di Montefiorino e il parco-memoriale di Santa Giulia, offrendo anche una idonea sede a Palagano, in accordo con il Comune, agli atti del processo e la relativa documentazione come patrimonio storico e di ricerca della comunità.
Malavasi, inoltre, ringrazia per il lavoro svolto all’avvocato Andrea Speranzoni, alla associazione dei famigliari della strage, all’Anpi e al Comune di Palagano.
Nel processo per le vicende di Monchio erano coinvolti anche Günther Heinroth e Horst Günther Gabriel scomparsi nei mesi scorsi.