La rete viaria provinciale ha superato senza danni rilevanti i terremoti che hanno colpito i comuni della Bassa modenese.
Uniche strutture che hanno richiesto interventi immediati per la loro messa in sicurezza sono stati due ponti molto importanti di San Felice e di finale.
E’ quello che è emerso dai controlli che le squadre dei tecnici dei Lavori pubblici della Provincia di Modena hanno eseguito già a partire nella mattinata del 20 di maggio. Tutta l’area Lavori pubblici è stata allertata dopo alla prima grande scossa; i tecnici hanno provveduto al controllo di tutti i ponti sugli assi viari provinciali dai comuni terremotati a Vignola e Sassuolo.
I ponti sono risultati tutti agibili tranne il cavalcaferrovia di San Felice sulla Sp 468 ed il ponte sulla tangenziale di Finale sulla Sp 364. Le scosse sismiche avevano spostato in modo significativo alcuni impalcati, e già da domenica 20 era stato disposto il divieto di transito per i mezzi pesanti e il limite massimo di velocità a 30 Km/h per tutti gli altri veicoli.
Per precauzione e per consentire controlli più accurati erano stati messi divieti di transito per i mezzi pesanti anche su alcuni altri ponti storici come quelli di Bomporto sul Panaro, di Concordia e di Motta di Cavezzo sul Secchia. Le strade che hanno subito chiusure o restrizione di carreggiata non registravano danni propri, le interruzioni erano dovute a edifici pericolanti ai margini stradali.
Gli interventi che maggiormente hanno impegnato i tecnici provinciali sono stati quelli di somma urgenza per la messa in sicurezza e di ripristino dei due ponti danneggiati. Le scosse sismiche avevano spostato in modo significativo alcuni impalcati, è il primissimo intervento ha comportato l’inserimento di nuovi appoggi provvisori in vista del riallineamento degli impalcati.
Per fortuna queste operazioni sono state effettuate immediatamente il 24 e 25 maggio, le nuove scosse del 29 maggio senza i nuovi appoggi provvisori avrebbero certamente portato al crollo di gran parte delle campate dei due ponti, con pericolo mortale per gli eventuali automobilisti in transito, l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona e della tangenziale di Finale.
Dopo avere tirato un lungo sospiro per lo scampato pericolo i tecnici hanno proseguito il loro intervento.
I diversi impalcati sono stati sollevati con martinetti per la collocazione di appoggi provvisori e in seguito, grazie a supporti appositamente realizzati, sono stati spinti nella loro sede definitiva e l’intera struttura e il nastro di asfalto sono ritornati nella posizione originale.
Come da programma in poche settimane i cantieri sono stati chiusi e i lavori eseguiti con somma urgenza e con massima competenza hanno evitato nuovi danni e tragedie.