Fondazione Collegio San Carlo

I quattrocento anni di storia della più antica istituzione culturale modenese.
[n. 2 - ottobre 2010]

Fondazione è la designazione recente di un’antica Istituzione nata a Modena ai primi del Seicento dall’impulso di una Congregazione di laici guidata dal conte Paolo Boschetti. Con l’intento di fornire la necessaria cultura di governo al ceto nobiliare, nel 1626 l’istituzione diviene Collegio dei Nobili di San Carlo aperto ai rampolli delle famiglie nobiliari italiane e di altri paesi europei, secondo un modello educativo che collocava gli studi scientifici e giuridici accanto a quelli teologici, letterari e filosofici.

Grazie anche alle ingenti risorse del Boschetti e di altri lasciti, il decollo del Collegio è rapidissimo: nel 1662 riprende le Letture universitarie dell’antico Studium modenese che diviene Studio Pubblico in San Carlo; nel 1685 lo Studio diviene Università con piena facoltà di addottorare. Numerosi e prestigiosi i docenti: tra gli altri, lo storico Ludovico Vedriani, il fisico Lazzaro Spallanzani, il medico Bernardino Ramazzini; insigni gli allievi: l’umanista Ludovico Antonio Muratori, il poeta Ippolito Pindemonte. Per quasi un secolo il Collegio coincide con l’Università, finché, nel 1772, il duca Francesco III separa le due realtà, trasformando l’Università in una istituzione pubblica.

Il Collegio conserva quindi solo le scuole basse e deve restringere il suo raggio di azione. Alla svolta della rivoluzione francese apre le porte anche ai figli della borghesia e il personale docente si laicizza. Nel 1862, con l’avvento dell’unità d’Italia, le scuole vengono pareggiate: vengono assunti i programmi nazionali e il Collegio deve rinunciare al proprio progetto educativo, sino a quel momento autonomo.

Nel 1954 al Collegio viene attribuita la veste giuridica di Fondazione. All’inizio degli anni ’70 l’Ente si dà un nuovo Statuto che riprende l’originario progetto formativo reinterpretandone le modalità di intervento: formare i giovani sul piano intellettuale e civile, anche dopo la laurea; elaborare e diffondere la cultura “con particolare riferimento alle scienze sociali e religiose”. Vengono istituite nuove strutture: un Collegio universitario, una Biblioteca moderna, un Centro Culturale e un Centro Studi Religiosi. Contemporaneamente l’imponente restauro dell’edificio storico offre spazi più adeguati al nuovo progetto di formazione e di ricerca. Nel 1995 l’avvio della Scuola Internazionale di Alti Studi ‘Scienze della Cultura’ corona il nuovo corso dell’Ente che torna a gestire autonomi studi di livello universitario.

Pubblicato: 30 Settembre 2010Ultima modifica: 26 Maggio 2022