La recente direttiva della Comunità Europea sulla qualità dell’aria, pubblicata nel giugno 2008, introduce importanti novità quali l’introduzione della misura del PM2,5 e la possibilità per gli Stati Membri in cui vengono superati i limiti per il PM10 di ottenere deroghe.

L’introduzione della misura del PM2,5, attualmente già effettuata dalla Rete Provinciale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria, rappresenta la volontà comune da parte dei Paesi europei di ampliare ulteriormente la conoscenza sullo stato della qualità dell’aria al fine di tutelare sempre più la salute dei cittadini.

La possibilità di ottenere deroghe sui limiti per il PM10, valida solo per zone in cui sussistano comprovate condizioni particolarmente sfavorevoli dal punto di vista climatico, geografico e di apporto di inquinanti transfrontalieri, è subordinata alla dimostrazione dell’attuazione da parte degli Stati interessati di tutte le misure necessarie per fronteggiare il problema dell’inquinamento da polveri fini.

Ritenendo che l’area vasta della Pianura Padana presenti tali caratteristiche sfavorevoli, ed auspicando che l’Italia recepisca la direttiva quanto prima, l’attuazione di misure concrete quali ad esempio quelle previste nel Piano di Tutela della Qualità dell’Aria approvato nel marzo 2007 dalla Provincia di Modena, rappresenta quindi non solo un impegno nei confronti dei cittadini per migliorare la situazione locale relativa all’inquinamento atmosferico, ma anche un’occasione importante per poter proseguire nel reperimento dei fondi necessari alla realizzazione dei progetti e dei programmi contenuti nel Piano.

La qualità dell’aria in Provincia di Modena infatti, in base ai dati contenuti nella presente relazione, sta migliorando, anche se gli obiettivi europei inducono ulteriori sforzi e grande impegno da parte di tutte le componenti sociali ed economiche interessate.