Mercoledì 3 novembre, di fronte al Tribunale militare di Verona, è ripreso il processo per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti della divisione “Herman Goehring” il 18 marzo del 1944 con 140 vittime accertate nel modenese. Dopo la presentazione di 23 i faldoni di prove documentali da parte dei pubblici ministeri Bruno Bruni e Carlo Sergio, è stata accolta la lista di testimoni composta di 263 nomi, un centinaio dei quali proprio relativi alle vicende modenesi, ai quali si aggiungono i 91 presentati dalle parti civili tra le quali, insieme agli 89 familiari delle vittime, al Comune di Palagano, alla Regione Emilia Romagna e all’Anpi, c’è anche la Provincia di Modena rappresentata dal presidente del Consiglio Demos Malavasi e assistita dall’avvocato Andrea Speranzoni.
Il calendario previsto dal Tribunale prevede altre 20 udienze, l’ultima delle quali è in programma il 24 febbraio del 2011. Si parte ascoltando gli ufficiali di polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini per proseguire poi con i consulenti tecnici, tra i quali la storica Toni Rovatti che ha approfondito proprio le vicende di Monchio, Costrignano e Susano, mentre dall’udienza del 10 novembre inizieranno le testimonianze dei familiari delle vittime. Nei giorni scorsi inoltre sono giunti dalla Germania numerosi atti richiesti dalla Procura di Verona e inviati dall’archivio federale di Berlino sulla presenza in Italia della Divisione Hermann Goehring.
All’udienza hanno preso parte anche gli avvocati tedeschi di due dei sette imputati: Erich Koeppe, 91 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 88 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 89 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 93 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Günther Heinroth, 85 anni, soldato della terza compagnia. Gli imputati potrebbero diventare nove nelle prossime udienze quando verrà valutata la posizione dei due caporali Horst Günther Gabriel, 85 anni, e Alfred Lühmann, 85 anni.
Nel frattempo, si è costituita la difesa della Repubblica federale di Germania, affidata allo studio legale Dossena di Firenze, dopo la citazione da parte dei familiari delle vittime accolta dal Tribunale con un’ordinanza nella quale si sottolinea come l’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile incontra un limite nella «grave violazione della libertà e della dignità della persona umana» con condotte che possano essere qualificate «come crimini internazionali».