Il governo rispetta l’accordo sul trasporto pubblico locale

Regione, AMO e ATCM revochino tagli ed aumenti tariffari non giustificati.
Dante Mazzi, Capogruppo PdL.
[n. 4 - aprile 2011 - Dal Consiglio]

Lo scorso dicembre la Regione Emilia Romagna aveva annunciato il piano di tagli e di aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale (Tpl), per compensare quelli che venivano definiti tagli del governo, un tormentone iniziato a settembre per giustificare il nuovo orario e la riduzione delle corse. Al contrario è stato annunciato che l’impegno del governo a stanziare i 425 milioni pattuiti per il Tpl alle Regioni nel 2011 sarà inserito nel decreto attuativo del federalismo fiscale in votazione nella commissione bicamerale. Lo stesso presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha confermato, il 24 marzo scorso, che il governo ha garantito i fondi e ha dichiarato che “il governo rispetta l’accordo sul trasporto pubblico locale“.
Cade di fatto il presupposto che aveva motivato i tagli della Regione e l’aumento dei biglietti introdotto dalle società locali ATCM e AMO. Non ci sono più scuse: i tagli e l’aumento dei biglietti che abbiamo sempre contestato non hanno senso di esistere e vanno revocati.Alla luce di queste novità abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio provinciale, che si estenderà a tutti i Consigli comunali della provincia di Modena, per chiedere che Regione Emilia-Romagna, ATCM e AMO revochino i tagli dei servizi e gli aumenti tariffari introdotti per compensare preventivamente la presunta riduzione dei trasferimenti statali. Chiediamo inoltre che i 50 milioni di euro stanziati dalla Regione per fare fronte ai presunti tagli di 70 milioni sul trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna siano utilizzati per potenziare il sistema.

I fatti smentiscono la propaganda della sinistra contro il governo e a danno dei cittadini:
29 settembre 2010

Con nota stampa AMO annuncia che i tagli del Governo al Tpl mettono a rischio oltre due milioni di km/bus l’anno.”Questo – afferma Maletti, presidente di AMO – significa la destrutturazione del Tpl, e ulteriori disagi per gli utenti che già chiedono un servizio migliore, con più corse, più fermate e più puntualità“.
10 dicembre 2010

Regione, ATCM e AMO annunciano che a causa dei tagli del governo (70 milioni all’anno), compensati dalla Regione per l’80% con il “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2011-2013”, il Tpl dovrà subire i seguenti tagli:

  1. -3% dei servizi ferroviari;
  2. -5% dei servizi per i bus;
  3. – 11,6 milioni di euro di trasferimenti dalla Regione ai Comuni,

Tutti i bacini provinciali, a loro volta, vengono chiamati a contribuire alla compensazione dei tagli adeguando le tariffe per i servizi su gomma, e quindi aumentando il biglietto di corsa semplice da 1 euro a 1,20 (a partire da gennaio 2011).
A Modena, dal 1° marzo, oltre all’aumento di 20 centesimi della corsa semplice, viene raddoppiato (da 2 a 4 euro) anche il costo del biglietto giornaliero. Vengono ritoccati i prezzi dei biglietti del trasporto extraurbano e degli abbonamenti.
Per quanto riguarda la ferrovia Modena-Sassuolo viene previsto il taglio del 27% delle corse giornaliere, in particolare di 7 corse da Modena a Sassuolo e 8 corse da Sassuolo a Modena.
16 dicembre 2010

Nella conferenza Stato Regioni il governo si impegna ad aggiungere 75 milioni di euro per il trasporto pubblico locale.
18 gennaio 2011

L’assessore regionale Peri, in risposta ad una interrogazione regionale, conferma l’aumento delle tariffe a livello locale e il taglio dei servizi su gomma e ferroviari, nonostante l’accordo intervenuto con il governo del 16 dicembre sul finanziamento del Tpl. Nella risposta all’interrogazione Peri afferma testualmente: “Gli accordi previsti non consentono al momento di avere alcuna certezza sul nuovo scenario di finanziamento“. Quindi aumento delle tariffe e riduzione dei servizi.
A questo punto AMO e ATCM dovrebbero rimangiarsi tagli ai servizi e aumenti tariffari non giustificati.

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Pubblicato: 05 Aprile 2011Ultima modifica: 26 Maggio 2022